Solidarietà

Progetti 2022

Agricoltura Sociale
Laboratorio di inclusione per ragazzi con diversa abilità

Fondazione Cassa Rurale di Treviglio, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Banca Popolare di Bergamo e Caritas Bergamasca uniscono le loro forze e danno il via ad una collaborazione volta alla costituzione di un Fondo per promuovere l’inserimento sociolavorativo di persone con disabilità e/o socialmente svantaggiate in ambito lavorativo e nello specifico, nel mondo dell’agricoltura. L’iniziativa nasce dalla rilevazione di un bisogno specifico e cioè la difficoltà per le aziende agricole, spesso a gestione famigliare e/o cooperativa, ad inserire giovani con disabilità, sia per l’assenza di figure di educatori professionali che possano affiancare i ragazzi nella prima fase del tirocinio lavorativo per l’inclusione (Tis) in un rapporto diretto uno ad uno per le ore previste dal singolo piano formativo, sia per i costi derivanti dall’affiancamento degli educatori che sono attualmente a carico delle famiglie. Il fondo si propone di coprire questo bisogno attraverso la copertura economica del costo degli educatori professionali. La gestione operativa del fondo, che in questa fase Pilota si rivolge ai soggetti operanti nei 18 Comuni operanti nell’ambito di Treviglio, verrà svolta dalla Fondazione Cassa Rurale di Treviglio che a questo scopo ha sottoscritto una convenzione con l’Ente consortile Risorsa Sociale.
Quest’ultimo si impegnerà a ricercare e selezionare le figure degli educatori, riconoscere ai ragazzi tirocinanti l’indennità mensile e sostenere tutte le spese accessorie (vedi formazione, visite mediche ecc.) in sostituzione dei soggetti ospitanti. Ai soggetti ospitanti resterà l’impegno di mettere a disposizione del tirocinante le attrezzature e la strumentazione necessari per svolgere le attività assegnate.

Franco Riz, Presidente della Fondazione Cassa Rurale di Treviglio sottolinea l’importanza e la soddisfazione per questa iniziativa che vede coinvolti insieme per la prima volta tanti attori del territorio e come “con questa iniziativa e soprattutto con questo convegno si vuole anche sensibilizzare la politica a rendere più flessibile la normativa alle esigenze dei vari soggetti capaci di generare benefici inclusivi, oltre che i vari attori del territorio a mettere a diposizione risorse per queste progettualità che potrebbero rappresentare una svolta significativa in termini di valorizzazione delle abilità e delle competenze di ciascuno e divenire modello di innovazione sociale tramite l’incontro e la collaborazione tra il Terzo settore, il mondo del lavoro e i servizi sociali. Promuovere, sviluppare e incentivare politiche di Agricoltura Sociale significa contribuire a costruire un sistema di welfare in un contesto locale stimolando l’intera comunità a prendersi cura di sé stessa e rendendola partecipa di un processo di cambiamento inclusivo”. Mons. Vittorio Nozza, Vicario Episcopale per i Laici e per la Pastorale, sottolinea come “condividere questo progetto da parte di Caritas Diocesana Bergamasca significa non solo mettere a disposizione delle risorse, ma ‘alzare lo sguardo’ sui mondi della diversa abilità giovanile, cogliendo i ‘valori’ che il giovane ha la possibilità di offrire con la sua presenza. Occorre operare per promuovere un nuovo ‘sguardo’, una nuova ‘mentalità’, una nuova ‘cultura’, dei nuovi ‘linguaggi’ e dei nuovi ‘comportamenti’ per riconoscere la ‘pari dignità’ alla persona diversamente abile, accompagnarla secondo le proprie ‘abilità’; ‘promuovere’ la persona più che solamente assisterla. C’è una responsabilità che attiene a chiunque si senta chiamato a promuovere il ‘bene comune’: esercitarsi ogni giorno in un agire con ‘funzione pedagogica’, favorendo: la cultura dell’inclusione e dell’appartenenza contro la cultura dello ‘scarto’; la partecipazione; il fare rete; un’economia solidale”. Armando Santus, Presidente Fondazione Banca Popolare di Bergamo: “Il progetto di agricoltura sociale che vede coinvolta la nostra Fondazione, insieme alla Fondazione della Comunità Bergamasca, alla Fondazione Cassa Rurale di Treviglio e alla Caritas Diocesana Bergamasca ci vede impegnati a favore di tutte quelle persone che, in misura diversa, hanno trovato un ostacolo sul loro cammino. In questo progetto di agricoltura sociale – come in altri che, come Fondazione Banca Popolare di Bergamo abbiamo supportato in questi anni, penso ad esempio a “Doppio zero, il pane buono due volte”, il panificio con forno dedicato all’inserimento lavorativo di minori e giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali in collaborazione con la Fondazione Don Resmini oppure ai laboratori professionalizzanti con il Patronato S. Vincenzo – riconosciamo una matrice comune: dobbiamo investire, offrendo opportunità e lavoro a chi sta affrontando da solo una strada in salita. Il lavoro ha a che fare con la dignità delle persone; il lavoro è, per molti, occasione di riscatto, di autonomia, è la risorsa per crescere, è il benessere di tutti. E’ attraverso il lavoro che si costruisce una società sicura, plurale, inclusiva”. Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca: “Da alcuni anni assistiamo ad un rinnovato interesse per l’agricoltura. Sempre più giovani decidono di mettersi alla prova come imprenditori, raggiungendo anche ottimi risultati. Come Fondazione, vogliamo che questa opportunità sia riconosciuta a tutti e che l’agricoltura possa rappresentare l’occasione per acquisire capacità per diventare autonomi e costruire il proprio progetto di vita. Questo deve valere per tutte le ragazze e i ragazzi, con disabilità o meno. Il progetto pilota che presentiamo oggi insieme a Fondazione Banca Popolare di Bergamo, Fondazione Cassa Rurale di Treviglio e Caritas Diocesana Bergamasca è emblematico del ruolo che le Fondazioni e gli enti del Terzo settore devono assumere. Si tratta, cioè, di aggiungere una prospettiva sociale ad ogni fenomeno, come una lente di colore diverso con cui osservare la realtà, per poi intervenire per rendere la società più inclusiva, più aperta. La costituzione di un fondo per la copertura economica del costo degli educatori professionali va in questa direzione. Certamente si tratta di un intervento che porta sollievo alle famiglie, ma dal nostro punto di vista rappresenta il segnale che siamo corresponsabili e che dobbiamo fare la nostra parte per una società che possa davvero dirsi inclusiva”.


Progetti 2022

In data 21.7.2022 il Comune di Treviglio e la Fondazione Cassa Rurale di Treviglio hanno rinnovato per il triennio 2022/2024 la convenzione per la gestione dei fondi di solidarietà ed emergenza dimostrando ancora una volta la grande attenzione delle due istituzioni della nostra città ai bisogni urgenti di molte famiglie.

Tali fondi comuni sono volti a soddisfare due distinte e specifiche tipologie di intervento in campo sociale:

Fondo di emergenza: interventi sul territorio cittadino per far fronte a emergenze determinate da fatti straordinari e gravi

Fondo di solidarietà oggetto del rifinanziamento: interventi finanziari per fronteggiare le piccole emergenze legati a bisogni di natura urgente, occasionale e temporanea di persone che si trovino sul territorio
cittadino in modo tale da consentire loro di soddisfare esigenze primarie e immediate.

Il Fondo Solidarietà viene gestito in collaborazione (autorizzazione a firma doppia) con gli assistenti sociali del Comune di Treviglio che valutano le situazioni di bisogno.

La Fondazione oltre alle numerose erogazioni a vari enti operanti sul territorio e operanti in ambito sociale, culturale, ambientale ha collaborato in iniziative di privati volte a raccogliere fondi da destinare a scopi benefici.

Progetti 2020

Matitalibera e Caribuono per i trevigliesi

“Matitalibera e Caribuono per i trevigliesi” un progetto che ha unito la società all’arte sposato dalla Fondazione Cassa Rurale di Treviglio.

“Matitalibera e Caribuono per i trevigliesi” è una raccolta di caricature ad opera di Bruno Manenti e Pietro Cariboni che vede come protagonisti i personaggi della città di Treviglio, rappresentando così la concretezza del vivere di una comunità in tutte le sue sfaccettature coniugando nelle sue pagine arte, lingua e immagini.

Il progetto, nel suo secondo volume, è stato sin da subito appoggiato dalla Fondazione Cassa Rurale di Treviglio in modo particolare per la vicinanza e l’attenzione alle persone nel loro vivere quotidiano, da sempre al centro della sua attività sociale.

Condividiamo

“CondiviDIAMO”, un Fondo di Solidarietà in sostegno dei cittadini più bisognosi

Il Comune di Treviglio e la Fondazione Cassa Rurale di Treviglio rilanciando il Fondo di Solidarietà rinnovano per due anni la storica Convenzione dimostrando ancora una volta la grande attenzione delle due istituzioni della nostra città ai bisogni urgenti di molte famiglie.

Proprio per questo non solo hanno sottoscritto in data 5 maggio una nuova convenzione per la costituzione di un fondo biennale di solidarietà a sostegno dei cittadini bisognosi ma hanno deciso di finanziarla attraverso un contributo annuo di euro 7000.00 ciascuno, più che raddoppiato rispetto ai 3000.00 previsti nel precedente accordo.

Nasce così una risposta immediata ai bisogni della comunità con l’iniziativa “condiviDIAMO”, il fondo destinato a garantire beni di prima necessità ai cittadini più fragili.

Progetti Passati, dal 2005 al 2019…

  • L’Udito dei Bambini
  • Ecografi per reparto neonatale
  • Due Ambulanze per la Croce Rossa
  • Autobotte per i Vigili del Fuoco
  • Intervento all’ospedale di Treviglio
  • Neuropsichiatria Infantile a Verdello
  • Casa Albergo a Calvenzano
  • Fondazione Anni Sereni
  • Fondazione Ospedale amico
  • Riabilitazione Domiciliare Alzheimer
  • Fondo piccole emergenze
  • Terremoto di Haiti
  • Terremoto in Emilia
  • Locanda del Samaritano di Treviglio

Fondazione Cassa Rurale Treviglio

Effettua Ora
Una Donazione

PAYPAL

Sostieni tutti i progetti

Dona Ora alla Fondazione
Cassa Rurale